Per molte di noi, sembra davvero difficile aprirsi a ricevere. Siamo bravissime a dare e dare ancora, anche quando non abbiamo nulla per noi stesse… Lo facciamo per riempirci dentro di quella sensazione di “essere utili”, di valore, di essere amate, di essere così buone da far stare bene gli altri… Tutto questo è molto nobile, a una condizione però: che parta dal cuore puro e non dalla paura, che non nasconda aspettative nelle profondità inconsce.
Ma perché riusciamo a dividerci a pezzi per gli altri con leggerezza e quando qualcuno ci fa un semplice complimento qualcosa dentro di noi si chiude? Perché addirittura pensiamo non possa essere stato espresso con sincerità?
“Ti sta proprio bene questo vestito”!
“Ah ok, grazie”…
Un po’ imbarazzata mentre dentro pensi:
“lo dice solo per dire, per essere gentile con me, perché in qualche modo ci tiene a fare bella figura con me”…
Ci chiudiamo davanti ai complimenti, alle parole dolci o di sostegno perché in fondo, dentro di Noi, qualcosa crede fermamente che non lo meritiamo… e così si accende la vergogna…
Giorno dopo giorno abbassiamo inconsciamente la nostra autostima, nutrendo il nostro inconscio con pensieri ed emozioni frutto di convinzioni limitanti tatuate dentro di noi tanto tempo fa… e poi ci stupiamo che i nostri portafogli siano vuoti, che non riusciamo ad avere il successo desiderato. O magari riusciamo anche a ottenerlo, ma ci costa così tanto impegno ed energie da soffocare la nostra vita… così facciamo finta di niente per non rischiare di perdere nuovamente tutto.
Ma perché ci comportiamo così?
Perché il denaro e la nostra relazione con esso è strettamente collegato con i nostri genitori e con le Ferite Infantili che portiamo dentro.
Se in questo momento non sperimenti l’abbondanza finanziaria – puoi star certa che stai bloccando dentro di Te un flusso naturale, stai sabotando da sola il tuo successo.
E lo fai perché nelle profondità della Tua esistenza c’è un conflitto vivo verso il denaro e verso il successo finanziario. Una battaglia incessante, conseguenza degli schemi che hai assorbito durante l‘infanzia e frutto di modelli che riguardano la sicurezza emotiva, la sopravvivenza, il senso di aver valore e la capacità di generare e di guadagnare soldi.
Questi schemi hanno origine proprio nella relazione con i tuoi genitori, ma soprattutto con la mamma.
Nel periodo del patriarcato, infatti, le nostre mamme rappresentavano un’immagine duale e contrastante: da un lato donna forte, dall’altro la più debole.
Forte – perché avevamo bisogno di lei per la nostra sopravvivenza. Debole – perché in tante occasioni, come donna, veniva sminuita sul piano sociale e famigliare.
Seguendo queste dinamiche – inconsciamente – ogni volta che raggiungiamo un successo sentiamo dentro un profondo senso di colpa. Per quel successo che Tua mamma non ha potuto raggiungere magari.
Molte di noi, già dall’inizio non vogliono ammettere la possibilità che una mamma possa essere metaforicamente “invidiosa o arrabbiata” del successo della figlia. Perché è assurdo pensare una cosa del genere, non ha nessun senso – e di nuovo caschiamo inconsciamente nei sensi di colpa anche solo per poter concepire una cosa del genere…
Non devi confrontarti per forza con questo argomento – la scelta è sempre Tua. Ricorda però che nella tua vita la mancanza di abbondanza economica e di autorealizzazione ha origine nella Tua infanzia, nella relazione con la persona più vicina a Te – con la Tua mamma.
Il conflitto interiore tra successo e sensi di colpa, inizia a crescere proprio nel periodo infantile – quando percepiamo che se cresciamo più delle nostre mamme, se sbocciamo in maniera del tutto naturale, qualcosa in loro appassisce e lentamente si chiude…
Per avere successo, infatti, occorre uscire dalla zona del comfort e fare qualcosa di completamente nuovo, di fuori dagli schemi – almeno all’inizio.
Spesso, questo ci porta lontano dalla “retta via”, la migliore per noi che hanno in mente i nostri genitori. I rischi aumentano ed è proprio la paura di fallire e di creare un dispiacere a loro (prima ancora che a noi) che ci frena e ci porta a comportarci come la mamma si aspetta, a muoverci all’interno di ciò che la mamma approva.
Sembra una situazione incomprensibile ma è una dipendenza che sentiamo a pelle: impariamo che non vale la pena fare qualcosa che le nostre mamme disapprovano e mettere a rischio ciò che per noi è più importante – la loro approvazione, appunto, e il loro amore che cerchiamo inconsciamente da sempre. Del resto avevamo meno di 5 anni quando tutto ciò è nato dentro di noi… la nostra parte razionale non era ancora sviluppata e, sentendoci l’ombelico del mondo, ci prendevamo non solo i meriti di tutto ciò che ci succedeva intorno ma anche le responsabilità di ciò che non andava, incluso gli stati emotivi della mamma. In realtà non siamo noi ad influenzarli e coi nostri comportamenti possiamo solo risvegliare i limiti che anche loro portano dentro da sempre, possiamo aiutare le nostre mamme a esserne consapevoli e a superarli.
Probabilmente hai sentito dire più di una volta che qualcuno in famiglia stia male per causa tua. Sono questi i modelli educativi più comuni e noi, per esempio, li rivediamo a volte nel comportamento dei nonni con Luca: “non toccare la TV perché il nonno si arrabbia”, per esempio. Traduzione: “se io mi comporto in un certo modo qualcuno sta male per colpa mia“. Si tratta di sottili minacce emotive a cui però la nostra piccola mente crede, prendendo sulle nostre spalle tutto il peso di queste parole. E le ferite di queste minacce le portiamo dentro ancora oggi, nelle profondità del nostro inconscio.
Inoltre evitiamo inconsciamente il successo per restare leali, perché se mia mamma non ha ottenuto ciò che desiderava, se nella sua vita non si è sentita pienamente felice e realizzata – sarebbe quasi presuntuoso dimostrarle il contrario proprio sotto i suoi occhi, fare salti di gioia, sentirmi felice, realizzata e soddisfatta della mia vita, piena di successo e abbondanza…
Ma se non sperimenti, non vivi la leggerezza del flusso dell’abbondanza…
Prova a prenderti un po’ di tempo da sola con te stessa per scoprire perché ti stai bloccando, perché ti stai auto-sabotando, perché abbassi il Tuo valore e non Ti permetti di avere successo…
Dopo che riconoscerai i meccanismi nascosti dietro il Tuo comportamento, sarai pronta ad abbracciarli con la luce della comprensione profonda, con la consapevolezza del fatto che non sei e non sei mai stata responsabile delle emozioni dei Tuoi genitori e che abbassare il tuo valore e non sentirti mai abbastanza non va bene né per te né per loro.
Tagliando le ali a noi stesse – ci priviamo della possibilità di sfruttare il nostro enorme potenziale. E la cosa più grave è che questo meccanismo sarà “donato” inconsciamente ai nostri figli. Semplicemente lo erediteranno.
Come suggerisce una delle Mentor sul processo di lavoro sulla Ferita Materna – Bethany Webster:
“La strada per essere liberi da questi ricordi, dai blocchi della Tua abbondanza finanziaria è semplice ma non è facile, perché prevede un unico tortuoso passaggio: il sentiero del lutto”
che in questo caso significa attraversare processi dolorosi per capire e accettare che:
- Da bambina eri impotente e nonostante il tuo impegno non avresti in nessun modo potuto guarire le ferite e il dolore della tua mamma
- Le Tue buone intenzioni e l’amore infinito e incondizionato possono essere passati inosservati a causa delle tantissime ferite che anche lei portava dentro
- Tua mamma ti ha potuto inconsciamente vedere come la fonte del suo dolore, della mancanza della sua autorealizzazione e potrebbe anche averti criticato per questo
- Sei stata una testimone del dolore famigliare
- Hai osservato le sue occasioni perdute, la sua solitudine, il caos, l’ansia e l’isolamento nel periodo della Tua crescita
- Per anni ti sei colpevolizzata per non essere una figlia “abbastanza buona”, a causa del peso degli eventi dolorosi vissuti dalla tua famiglia
- Non sei riuscita a convincere Tua mamma che il Tuo successo personale non è un attacco verso di lei”
Quando Ti darai davvero il permesso – per tutto il tempo di cui hai bisogno – di rimanere nel Tuo lutto, sarai pronta ad accettare le Tue esperienze e fare il primo passo con apertura ed entusiasmo, per esplorare la vita dallo spazio dell’amore verso Te stessa. Si tratta del primo e più importante passo per imparare a diventare una mamma amorevole per Te stessa, quel genitore premuroso che non hai mai avuto e che hai sempre desiderato.
Solo Tu puoi dare a Te ciò di cui avevi bisogno da bambina e che di conseguenza Ti ha frenato dal raggiungere il successo personale e l’autorealizzazione.
Attraversare il sentiero delle Ferite Infantili sarà la chiave per la Tua libertà e per l’abbondanza finanziaria.
È così che usciamo fuori dal concetto basato sull’impegno e sul peso scambiato in tantissime famiglie per amore e imbocchiamo la strada che ci permetterà di sperimentare tutta la leggerezza che ci offre la vita.
Ora prova a riflettere un attimo: quando mancavano il tuo impegno e la tua proattività, quando decidevi di non fare nulla per un periodo, questo comportamento non era forse associato a una sorta di “tradimento”? Non ti faceva sentire come un “parassita” che non fa niente?
Personalmente conosco benissimo il senso di colpa che bussava alla mia porta ogni volta che riuscivo ad ottenere qualcosa senza muovere un dito, oppure quando mi davo il permesso di non fare niente per un po’… Ricordo chiaramente queste parole: “la vita non è un passatempo, non ci si può solo divertire”.
Provavo vergogna, proprio perché non si può… e per più di 10 anni ho associato il successo con l’impegno: più mi impegnavo, più sentivo di meritare quei soldi. E quando la vita mi regalava qualcosa senza aver fatto alcuno sforzo, mi auto-sabotavo e perdevo tutto… perché nelle mie profondità, sentivo di non meritarlo.
Ti riconosci?
Quando Ti darai il permesso di accettare questa prospettiva, quando Ti aprirai alla possibilità di rinunciare con un certo dolore a una parte di te che non ti serve più… vedrai chiaramente che “abbondanza finanziaria” non significa perdere i legami emozionali.
Tutto il contrario!!
Noterai che in questo modo riuscirai a tirare fuori la vera TE, sarai più autentica e tutto questo Ti permetterà di generare un’abbondanza ancora più grande e di condividerla con le persone che ti stanno più a cuore.
Quando guarirai le Tue ferite infantili, inizierai a piantare in Te una forte sicurezza interiore e una grande fiducia. Pian piano germoglieranno e ti permetteranno di assaporare la vita in tutta la sua pienezza, di cogliere i segnali che l’Universo ti manda continuamente, di alimentare quella Creatività che ti guiderà dritto verso il tuo successo personale.
E di aprirti ai flussi dell’abbondanza finanziaria che non collegherai più con nessun disagio interiore.
Il nostro successo non è più in posizione di combattimento con il nostro legame famigliare e con la mamma. Siamo pronte a realizzare i nostri desideri, e a rendere la nostra vita leggera e gioiosa.
Con Amore,
Daga&Diego
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3 replies to "L’infanzia e il tuo rapporto col denaro"
Questo articolo è assolutamente fantastico, già da solo scava dentro e mette a nudo le tante ferite 😔 del passato ma ora comprendo che la maggior parte delle mie ferite sono nate insieme alle errate convinzioni ed i sensi di colpa da grande non hanno fatto altro che accrescerle , grazie 🙏 a Dio vi ho incontrato e scelto tra una moltitudine di altri, chissà evidentemente inconsciamente sentivo che eravate le persone speciali giuste per me, Vado a fare un po’ di esercizi proprio su questo, ma prima dovevo lasciare la mia impronta 🐾 qui perché meritate tanto, Grazie 🙏 Daga & Diego, Scegliere di seguirvi in questo percorso è una delle cose più importanti bella e giusta che ho fatto per me… Vi voglio bene anche se forse non lo si dice di norma, ma io sono così, sorrisi anima e cuore 💓 e grazie 😊 a Voi un Cuore 💓 con le ali, un abbraccio 🤗
Cara Anna,
siamo felici che il percorso che stiamo facendo insieme ti sia d’aiuto. C’è sempre tanto da scoprire, da comprendere e da sciogliere per tutti. Ma con il nostro aiuto e con il tuo coraggio (e la tua costanza aggiungerei) riusciremo a tirare fuori la meraviglia che sei! 😉
Ragazzi.. grazie… .i sono commossa.. ho pianto .. avete ticcato il tasto dolente.. e’ mancata a giugno… e’ vero lei era priprio cosi cine descritta… co.e posso riprogrammarni x l abbondanza???