Lo so, può sembrare una brutta notizia… ma prima di saltare a conclusioni affrettate lascia che ti racconti una storia…
Qualche giorno fa ho accompagnato a casa un amico, nel paesino in collina in cui abitavamo prima.
Scendo dall’auto e in fondo alla strada, nella direzione in cui stavamo andando, noto dei suoi vicini di casa con cui anni fa ho avuto una discussione abbastanza accesa… erano seduti al sole a scambiare due chiacchiere, parzialmente nascosti da un’auto parcheggiata…
Con naturalezza sorrido, alzo una mano al cielo e: “Buongiorno”…
Nessuna risposta.
Va bene così – mi dico. Vi amo comunque anche se rifiutate di evolvere… non è un obbligo e non tutti riusciamo a farlo in questa vita…
Nello stesso momento mi arriva alle spalle una delle zie. Mi volto per abbracciarla e con la coda dell’occhio noto qualcosa di insolito: sincronizzate come ballerine, con la velocità di una gazzella, le tre persone in fondo alla strada richiudono le sedie e spariscono nelle loro case.
Hai presente quei venditori ambulanti con mercanzie in ogni dove che a un certo punto premono un pulsantino e: tac, tac, tac, il carrellino si richiude automaticamente su se stesso e fuggono via alla velocità della luce?
Ecco, la scena è stata più o meno quella: in una frazione di secondo erano sparite nel nulla… e tutto per non essere “costrette” a salutarmi.
Sorrido tra me e me… non in segno di derisione… piuttosto come nelle occasioni in cui Luca si arrabbia e mi dice: “monellaccio di un cavolfiore… non voglio più stare con te”! 😄❤️
Aiuto il mio amico a potare a casa le sue cose… mentre chiudo la porta però noto che una sensazione ancora indefinita di sta facendo largo dentro di me… provo ad avvicinarmi per osservarla meglio…
Rabbia? Paura? Vergogna?
Ci siamo quasi…
Respiro profondo mentre mi concentro su un punto al centro del petto…
Rifiuto!!
Ecco cosa mi da fastidio: è la stessa sensazione di scomodità e inadeguatezza che provavo quando un gruppo di altri bambini mi rifiutava da piccolo…
Mi stringo forte e faccio un salto dal piccolo Diego:
“Hey, va tutto bene… non c’è niente di cui aver paura… di cosa hai bisogno, Amore”?
“Di un abbraccio… di sentire che merito amore”.
“Con chi ce l’hanno i bambini la fuori? Di chi parlano”?
“Di loro, dei loro filtri, dei meccanismi di protezione che hanno appreso durante l’infanzia”.
“E questo ha qualcosa a che vedere con il tuo valore”?
“No, in effetti no… piuttosto dice molto sul modo in cui loro percepiscono il proprio… se si amassero davvero non rinuncerebbero al sole e al piacere di ciò che stavano facendo… se sentissero di essere una Meraviglia e che siamo tutti Uno, saprebbero che non onorare un altro essere vivente significa non onorare se stessi”…
“Vieni qua… lascia che ti abbracci… per essere un bambino di 5 anni sei incredibilmente saggio”!
“Grazie… mi sento molto meglio adesso”.
I meccanismi di protezione che abbiamo appreso da piccoli non ci lasciano mai. Dovremo conviverci per tutta la vita.
Ma…
abbiamo una scelta: lasciare che facciano il bello e il cattivo tempo senza averne minimamente consapevolezza oppure conoscerli, comprenderli, sapere quando scattano e perché, ringraziarli per averci sempre protetto, abbracciarli e allenarci a sentire che va tutto bene e a reagire diversamente.
creiamo costantemente occasioni per evolvere… ma riusciamo a notarle e a coglierle solo se impariamo ad ascoltare il ns. mondo interiore
Esistono tanti metodi per guadagnare consapevolezza dei ns. meccanismi interiori… uno dei più diretti è Zen Detox Emozionale: un’esperienza unica per riportare in equilibrio il corpo mentre impariamo a distinguere la voce della mente da quella dell’anima.
Attualmente l’unica data disponibile è il 21 giugno.
Partiamo insieme all’estate.
Senti sia arrivato il momento per un’avventura a stretto contatto con Te?
Trovi più info cliccando sul link nel primo commento. 👇🏻
Con Amore,
Diego Galati
Spiritual&Mental Coach
Terapeuta Embrace Therapy
P.S. se senti che questo post possa essere utile, condividilo o tagga i tuoi amici 🙏🏻😘